Per raccontare di come il sogno di realizzare un luogo in cui i piatti degli anime divenissero realtà è necessario un salto indietro nel tempo di quarant’anni e precisamente al 1978, quando per la prima volta sui teleschermi italiani compare una serie animata ambientata in Giappone e, più precisamente, Atlas UFO Robot (come verrà distribuita in Italia).

Goldrake non è il primo anime seriale trasmesso in Italia, ma è il primo le cui vicende si ambientano in Giappone e questo è un elemento importantissimo dal punto di vista del Manga Food®.

Se infatti le serie animate antecedenti come Heidi, Dolce Remì, Barbapapà e Calimero (tutte prodotte da studi di animazione giapponesi) erano ambientate per lo più in Europa, con Goldrake inizia l’era della “nipponizzazione” della cultura di massa italiana.

Ecco quindi apparire per la primissima volta sui teleschermi italiani anche i piatti della tradizione giapponese di cui “Goldrake” è capofila.

Su un totale di settantaquattro episodi il cibo appare in circa quindici di essi ed è lì che nella mente dell’allora Ojisan bambino nasce per la prima volta la curiosità riguardo a quei piatti misteriosi, tradotti con nomi italiani, ma che appaiono in tutta evidenza come cibi esotici mai visti prima: colazioni a base di riso, pesce e brodo, strani triangoli di riso con un elemento nero alla base, scodelle di spaghetti in brodo, spiedini con misteriosi cibi infilzati, tutti elementi a noi fino ad allora sconosciuti, ma che pian piano sarebbero divenuti familiari.

Se oggi infatti è normale aver almeno sentito parlare di “ramen”, “onigiri” od “okonomiyaki”, in quegli anni tali nomi sono ancora sconosciuti e gli adattatori si guardano bene dall’usarli, forse per timore che non vengano compresi o, più semplicemente, per esigenze di adattamento.

Questo aspetto ha poca importanza, nei decenni successivi i nomi reali dei cibi giapponesi emergeranno, fino a penetrare a fondo nella cultura di massa.

Quello che ha invece importanza è che l’interesse di Ojisan non sia un interesse isolato, ma che molte persone appassionate di manga e anime coltivino la stessa curiosità.

Kare Raisu (Riso al Curry)
Kare Raisu (Riso al Curry) dall’episodio 31 di Atlas UFO Robot del 1978

Per molti anni il desiderio di scoprire il sapore di quei piatti misteriosi resta parcheggiata nella mente di Ojisan, che nel frattempo segue una strada professionale del tutto estranea al mondo del cibo, continuando tuttavia a coltivare privatamente la passione per la cucina.

Nonostante gli anni passino, quel bambino interiore resta e reclama la sua parte, nella mente di Ojisan è sempre vivida l’immagine vista per la prima volta nel 1979, durante la sigla finale della serie “Capitan Harlock”, dove Mayu, la bambina che Harlock ha giurato di proteggere a rischio della vita, rincorre l’Arcadia che vola verso una nuova avventura. Un’immagine semplice ma straordinaria che ci mostra il bambino interiore che non si stanca di rincorrere i propri eroi, i sogni e i progetti e di come la narrazione, pur trattandosi “solamente” di narrazione, è tuttavia così potente da plasmare la vita  e le aspirazioni delle persone. 

Mayu Harlock
Mayu rincorre l’Arcadia (per una strana ironia “mayu” è anche il nome di uno degli elementi fondamentali del ramen)

Passano gli anni e si arriva al 2006, che per Ojisan segna l’inizio della svolta, con accadimenti che getteranno le basi per la futura nascita di CibiChibi, il primo Manga Food® in assoluto, dove non solo vengono riprodotti i piatti dei manga e degli anime, ma dove attraverso il cibo e le serate a tema si rivive tutta la passione per le proprie serie preferite.

Nel 2006 Ojisan è un trentaseienne che, a riprova della sua natura di NERD, si dedica ai giochi online. Quello in assoluto più amato è Ultima Online, uno tra i più importanti MMORPG grafici.

In questo mondo a tema fantasy Ojisan incarna i panni di un PK e appartiene ad una potente gilda. Durante una sessione di gioco come molte altre incontra un giocatore che è evidentemente alle prime armi e, seguendo il proprio codice di condotta, invece di attaccarlo e ottenere una facile vittoria, lo soccorre e lo indirizza ad una accademia dove potrà apprendere le basi del gioco. Da quel momento ha inizio una amicizia virtuale con questo giocatore.

Nelle serate di gioco Ojisan, che comunica con il suo nuovo compagno di avventure in lingua inglese, scopre in breve tempo che il suo nome reale è Takeshi e che di mestiere fa il cuoco di ramen a New York: C U O C O   D I   R A M E N.

Si deve sicuramente trattare di un segno del destino, o di un vero e proprio colpo di fortuna. Da quel momento Ojisan inizia a chiedere con insistenza a Takeshi, cercando di fargli comprendere tutta la sua passione e voglia di imparare, di insegnargli le basi della cucina giapponese e in particolar modo del processo di preparazione del ramen.

Tuttavia non è necessario insistere troppo perché, un po’ per riconoscenza, un po’ per amicizia, seppur virtuale, Takeshi acconsente e diventa in breve il maestro di Ojisan, inviandogli documentazione e rivelandogli piccoli e grandi segreti per ottenere piatti di prima qualità.

UO
Una schermata esemplificativa di UO

Gli anni successivi vengono impiegati a perfezionare le ricette, mentre il sogno di quel bambino degli anni ’70 pian piano prende una forma sempre più concreta.

Questo aspetto è molto importante perché Ojisan è un convinto sostenitore dello studio, in qualsiasi ambito esso si applichi. Se, infatti, la passione è sicuramente un elemento importantissimo, è solo con il costante perfezionamento derivante da uno studio rigoroso che si potranno ottenere i migliori risultati. Ecco quindi che Ojisan inizia a dedicarsi allo studio della chimica nella cottura delle proteine per ottenere risultati sempre migliori, alla ricerca del “sapore definitivo”, che sebbene sia un’utopia, lo spinge a continuare a ricercare incessantemente il perfezionamento dell’arsenale aromatico dei suoi piatti.

In questo atteggiamento egli rispecchia appieno la filosofia del “gambatte“.

Assassination Classroom
Lo studio è importante!

Un passo alla volta si arriva all’anno 2018 e precisamente nel mese di Maggio, quando CibiChibi apre i battenti con uno scopo molto preciso e focalizzato: portare nella realtà i piatti dei manga e degli anime!

Qui di seguito riportiamo l’annuncio proclama così come è stato pubblicato in occasione dell’imminente apertura:

La presenza del cibo nei manga e negli anime è talmente frequente da rivestire spesso un ruolo fondamentale.

Basti pensare alle mangiate pantagrueliche di Goku, Rufy o Natsu, al ristorante di okonomiyaki in Kiss Me Licia (愛してナイト Ai shite Naito), a Food Wars e a tantissime altre produzioni. Si può affermare con certezza che non esiste un solo manga o anime che non celebri in qualche modo la cucina tradizionale giapponese. Ogni eroe ha il suo piatto preferito, quando non ne assume addirittura il nome, come nel caso di Naruto e del suo ramen preferito, guarnito tra le altre cose proprio con fettine di narutomaki, o di Gohan, che significa “riso” o “pasto”.

Proprio da questa costante presenza di piatti, che al giorno d’oggi ci risultano familiari, ma che negli anni ’80 e ’90 erano elementi esotici e sconosciuti, nasce la curiosità di Ojisan di scoprirne la natura, svelarne il sapore e apprenderne i procedimenti.

Il costante impegno di Cibichibi Manga Food si concretizza quindi in un continuo studio e nella conseguente riproduzione dei piatti che compaiono nelle serie più famose.

Per ottenere questo risultato Ojisan si reca ogni giorno nel mondo dei manga e degli anime, dove vanta amicizie di tutto rispetto: Teuchi di Konoha, Sanji Vinsmoke, Souma Yukihira, Tonjo Trussardi e tantissimi altri grandi chef!

E proprio grazie a queste amicizie Ojisan ha appreso tantissimi segreti che il Manga Food® nasconde gelosamente.

Non aspettare oltre e vieni a gustare i piatti dei tuoi eroi preferiti da Cibichibi!

Al momento della stesura di questo articolo l’idea di CibiChibi ha dimostrato di essere molto apprezzata e i “Mangia Manga”, come Ojisan ha ribattezzato tutti gli appassionati di Manga Food®, diventano sempre più numerosi.

A tutti loro Ojisan rivolge un pensiero affettuoso, mentre continua a studiare e a perfezionare la sua arte, consapevole ci aver creato qualcosa di nuovo che rende felici tutti gli appassionati di manga e di anime!

Puoi approfondire la storia della cucina giapponese in Italia  assistendo allo spettacolo gastronomico/musicale ideato e condotto da Ojisan, dove questo argomento viene approfondito attraverso narrazioni accompagnate da musica dal vivo e gustato attraverso i piatti serviti durante l’evento: clicca qui.

Per raccontare di come il sogno di realizzare un luogo in cui i piatti degli anime divenissero realtà è necessario un salto indietro nel tempo di quarant’anni e precisamente al 1978, quando per la prima volta sui teleschermi italiani compare una serie animata ambientata in Giappone e, più precisamente, Atlas UFO Robot (come verrà distribuita in Italia).

Goldrake non è il primo anime seriale trasmesso in Italia, ma è il primo le cui vicende si ambientano in Giappone e questo è un elemento importantissimo dal punto di vista del Manga Food®.

Se infatti le serie animate antecedenti come Heidi, Dolce Remì, Barbapapà e Calimero (tutte prodotte da studi di animazione giapponesi) erano ambientate per lo più in Europa, con Goldrake inizia l’era della “nipponizzazione” della cultura di massa italiana.

Ecco quindi apparire per la primissima volta sui teleschermi italiani anche i piatti della tradizione giapponese di cui “Goldrake” è capofila.

Su un totale di settantaquattro episodi il cibo appare in circa quindici di essi ed è lì che nella mente dell’allora Ojisan bambino nasce per la prima volta la curiosità riguardo a quei piatti misteriosi, tradotti con nomi italiani, ma che appaiono in tutta evidenza come cibi esotici mai visti prima: colazioni a base di riso, pesce e brodo, strani triangoli di riso con un elemento nero alla base, scodelle di spaghetti in brodo, spiedini con misteriosi cibi infilzati, tutti elementi a noi fino ad allora sconosciuti, ma che pian piano sarebbero divenuti familiari.

Se oggi infatti è normale aver almeno sentito parlare di “ramen”, “onigiri” od “okonomiyaki”, in quegli anni tali nomi sono ancora sconosciuti e gli adattatori si guardano bene dall’usarli, forse per timore che non vengano compresi o, più semplicemente, per esigenze di adattamento.

Questo aspetto ha poca importanza, nei decenni successivi i nomi reali dei cibi giapponesi emergeranno, fino a penetrare a fondo nella cultura di massa.

Quello che ha invece importanza è che l’interesse di Ojisan non sia un interesse isolato, ma che molte persone appassionate di manga e anime coltivino la stessa curiosità.

Kare Raisu (Riso al Curry)
Kare Raisu (Riso al Curry) dall’episodio 31 di Atlas UFO Robot del 1978

Per molti anni il desiderio di scoprire il sapore di quei piatti misteriosi resta parcheggiata nella mente di Ojisan, che nel frattempo segue una strada professionale del tutto estranea al mondo del cibo, continuando tuttavia a coltivare privatamente la passione per la cucina.

Nonostante gli anni passino, quel bambino interiore resta e reclama la sua parte, nella mente di Ojisan è sempre vivida l’immagine vista per la prima volta nel 1979, durante la sigla finale della serie “Capitan Harlock”, dove Mayu, la bambina che Harlock ha giurato di proteggere a rischio della vita, rincorre l’Arcadia che vola verso una nuova avventura. Un’immagine semplice ma straordinaria che ci mostra il bambino interiore che non si stanca di rincorrere i propri eroi, i sogni e i progetti e di come la narrazione, pur trattandosi “solamente” di narrazione, è tuttavia così potente da plasmare la vita  e le aspirazioni delle persone. 

Mayu Harlock
Mayu rincorre l’Arcadia (per una strana ironia “mayu” è anche il nome di uno degli elementi fondamentali del ramen)

Passano gli anni e si arriva al 2006, che per Ojisan segna l’inizio della svolta, con accadimenti che getteranno le basi per la futura nascita di CibiChibi, il primo Manga Food® in assoluto, dove non solo vengono riprodotti i piatti dei manga e degli anime, ma dove attraverso il cibo e le serate a tema si rivive tutta la passione per le proprie serie preferite.

Nel 2006 Ojisan è un trentaseienne che, a riprova della sua natura di NERD, si dedica ai giochi online. Quello in assoluto più amato è Ultima Online, uno tra i più importanti MMORPG grafici.

In questo mondo a tema fantasy Ojisan incarna i panni di un PK e appartiene ad una potente gilda. Durante una sessione di gioco come molte altre incontra un giocatore che è evidentemente alle prime armi e, seguendo il proprio codice di condotta, invece di attaccarlo e ottenere una facile vittoria, lo soccorre e lo indirizza ad una accademia dove potrà apprendere le basi del gioco. Da quel momento ha inizio una amicizia virtuale con questo giocatore.

Nelle serate di gioco Ojisan, che comunica con il suo nuovo compagno di avventure in lingua inglese, scopre in breve tempo che il suo nome reale è Takeshi e che di mestiere fa il cuoco di ramen a New York: C U O C O   D I   R A M E N.

Si deve sicuramente trattare di un segno del destino, o di un vero e proprio colpo di fortuna. Da quel momento Ojisan inizia a chiedere con insistenza a Takeshi, cercando di fargli comprendere tutta la sua passione e voglia di imparare, di insegnargli le basi della cucina giapponese e in particolar modo del processo di preparazione del ramen.

Tuttavia non è necessario insistere troppo perché, un po’ per riconoscenza, un po’ per amicizia, seppur virtuale, Takeshi acconsente e diventa in breve il maestro di Ojisan, inviandogli documentazione e rivelandogli piccoli e grandi segreti per ottenere piatti di prima qualità.

UO
Una schermata esemplificativa di UO

Gli anni successivi vengono impiegati a perfezionare le ricette, mentre il sogno di quel bambino degli anni ’70 pian piano prende una forma sempre più concreta.

Questo aspetto è molto importante perché Ojisan è un convinto sostenitore dello studio, in qualsiasi ambito esso si applichi. Se, infatti, la passione è sicuramente un elemento importantissimo, è solo con il costante perfezionamento derivante da uno studio rigoroso che si potranno ottenere i migliori risultati. Ecco quindi che Ojisan inizia a dedicarsi allo studio della chimica nella cottura delle proteine per ottenere risultati sempre migliori, alla ricerca del “sapore definitivo”, che sebbene sia un’utopia, lo spinge a continuare a ricercare incessantemente il perfezionamento dell’arsenale aromatico dei suoi piatti.

In questo atteggiamento egli rispecchia appieno la filosofia del “gambatte“.

Assassination Classroom
Lo studio è importante!

Un passo alla volta si arriva all’anno 2018 e precisamente nel mese di Maggio, quando CibiChibi apre i battenti con uno scopo molto preciso e focalizzato: portare nella realtà i piatti dei manga e degli anime!

Qui di seguito riportiamo l’annuncio proclama così come è stato pubblicato in occasione dell’imminente apertura:

La presenza del cibo nei manga e negli anime è talmente frequente da rivestire spesso un ruolo fondamentale.

Basti pensare alle mangiate pantagrueliche di Goku, Rufy o Natsu, al ristorante di okonomiyaki in Kiss Me Licia (愛してナイト Ai shite Naito), a Food Wars e a tantissime altre produzioni. Si può affermare con certezza che non esiste un solo manga o anime che non celebri in qualche modo la cucina tradizionale giapponese. Ogni eroe ha il suo piatto preferito, quando non ne assume addirittura il nome, come nel caso di Naruto e del suo ramen preferito, guarnito tra le altre cose proprio con fettine di narutomaki, o di Gohan, che significa “riso” o “pasto”.

Proprio da questa costante presenza di piatti, che al giorno d’oggi ci risultano familiari, ma che negli anni ’80 e ’90 erano elementi esotici e sconosciuti, nasce la curiosità di Ojisan di scoprirne la natura, svelarne il sapore e apprenderne i procedimenti.

Il costante impegno di Cibichibi Manga Food si concretizza quindi in un continuo studio e nella conseguente riproduzione dei piatti che compaiono nelle serie più famose.

Per ottenere questo risultato Ojisan si reca ogni giorno nel mondo dei manga e degli anime, dove vanta amicizie di tutto rispetto: Teuchi di Konoha, Sanji Vinsmoke, Souma Yukihira, Tonjo Trussardi e tantissimi altri grandi chef!

E proprio grazie a queste amicizie Ojisan ha appreso tantissimi segreti che il Manga Food® nasconde gelosamente.

Non aspettare oltre e vieni a gustare i piatti dei tuoi eroi preferiti da Cibichibi!

Al momento della stesura di questo articolo l’idea di CibiChibi ha dimostrato di essere molto apprezzata e i “Mangia Manga”, come Ojisan ha ribattezzato tutti gli appassionati di Manga Food®, diventano sempre più numerosi.

A tutti loro Ojisan rivolge un pensiero affettuoso, mentre continua a studiare e a perfezionare la sua arte, consapevole ci aver creato qualcosa di nuovo che rende felici tutti gli appassionati di manga e di anime!

Puoi approfondire la storia della cucina giapponese in Italia  assistendo allo spettacolo gastronomico/musicale ideato e condotto da Ojisan, dove questo argomento viene approfondito attraverso narrazioni accompagnate da musica dal vivo e gustato attraverso i piatti serviti durante l’evento: clicca qui.